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martedì 29 aprile 2014

Il mercato



Il mercato viene definito come il luogo in cui domanda e offerta di beni e servizi si incontrano.

Può essere un luogo fisico, reale e concreto (una piazza, un negozio, un centro commerciale.....) oppure un luogo non fisico ma mentale, quindi niente di concreto o solido che possa essere toccato con le mani.

Quando nei mass-media ci si riferisce alla parola "mercato" ci si riferisce ovviamente al secondo modo di intendere la parola.

Quando la signora Rosa parla di "mercato" è altrettanto ovvio che si riferisca al mercatino rionale del suo quartiere.

Il mercato è quindi un luogo, virtuale o reale, in cui gli scambi avvengono.
Perchè avvengono gli scambi?
Sembra una domanda da salottino di persone che non hanno nient'altro di meglio da fare.
Chi è pieno di lavoro da fare sorriderà di fronte a questa domanda. Ma ogni tanto ri-analizzare le banalità ci può far scoprire che, forse, ci siamo allontanati troppo dalla giusta strada da percorrere.

Perchè avvengono gli scambi di beni e servizi?
Perchè lo scambio aumenta la soddisfazione di entrambe le parti, ovvero sia di chi compra che di chi vende.
La soddisfazione o piacere è una misura del valore che diamo al prodotto o servizio.
Il valore di un prodotto NON è il suo prezzo. Ma di questo ne parleremo meglio in un altro momento.
Sta di fatto che se io ho un orto e produco 20 kg di pomodori, un kg di pomodori avrà per me un valore (un grado di soddisfazione) minore rispetto ad una persona che non ha nessun pomodoro.
Così se io vendo a lui 1 kg di pomodori, lui mi da dei soldi che mi rendono contento e lui si prende i pomodori che lo rendono contento.

Può succedere che nel vendere qualcosa ci sia un pò di dispiacere del privarsi del bene o del servizio. Se vendo una mia casa al mare, non sono proprio contentissimo. Così come forse non sono contentissimo di venire a casa tua e pulirti il giardino dalle erbacce.
Ma questa insoddisfazione viene superata dalla soddisfazione del guadagno che ne deriva.

Che mi permetterà di procurarmi qualche altro bene o servizio che desidero da tempo. Una casa al mare più grande. Oppure un orologio e via dicendo.

La somma delle soddisfazioni di venditore/acquirente deve essere superiore alla condizione precedente affinchè uno scambio avvenga.

Cosa ci serve tutta questa riflessione? Per comprendere che un mercato crolla quando non c'è più soddisfazione nell'ottenere quel tipo di prodotto o servizio.
Un'azienda che vende dovrebbe sapere che quello che lei vende o produce deve necessariamente apportare soddisfazione a chi compra.

In questi tempi di contrazione della domanda di mercato, alcuni fanno osservare che SOLO un calo dei prezzi può far ripartire la domanda stessa. Benchè si basi sulla giusta osservazione che una diminuzione dei prezzi sia uno stimolo alla ripresa dei consumi, vediamo che l'osservazione non è completa. E può risultare apportatrice di errori grossolani.
Non sempre un mercato i cui prezzi vanno giù diventa appetibile.
L'esempio classico è il mercato immobiliare.
Quando i prezzi scendono troppo, qualche acquirente può sentirti demotivato a comprare perchè questo destabilizza le sue previsioni.
"Se compro oggi a 100 perchè non aspettare domani che comprerei a 90?"
Oppure:
"Nessuno compra. Perchè io dovrei comprare? Non sarà meglio aspettare?"
 
Ciò accade anche perchè chi compra è più invogliato a farlo quando sa che molti altri comprano.
Se esaminiamo altri prodotti noteremo altre cose curiose.
Ad esempio in questo momento l'individuo medio non si sente "sbagliato" nello spendere centinaia di euro nel cellulare di ultima generazione. Nemmeno se un esame delle sue entrate e disponibilità finanziarie evidenziano che un tale bene non sia alla sua portata. Nel senso che la persona si compra il nuovo cellulare ma poi si lamenta di far fatica ad arrivare a fine mese con il resto delle spese.

Ricordiamo però che l'attitudine ad acquistare è basata sull'emozione e sul grado di soddisfazione che un acquisto da.
In questo momento possedere l'ultimo smartphone disponibile potrebbe essere l'unica soddisfazione che l'individuo si prende.


Alla fine cosa possiamo comprendere da questa analisi di cosa sia il mercato?
1) Il mercato non è una entità unica, non è una persona o un qualcosa di tangibile. Chiamiamo mercato le interazioni complessive di un numero più o meno grande di persone. Al mercato si possono dare poche colpe. Anzi nessuna. Alle persone o aziende che dentro vi operano, qualche responsabilità invece gliela si può dare.
2) Produrre o proporre un bene o servizio che non incrementi la soddisfazione degli altri è controproducente.
3) La sola discesa del prezzo non sempre è da sola in grado di far ripartire le vendite. Un aumento della percezione di chi compra dell'ulilità o dell'aumento di soddisfazione che un bene o servizio causa, invece si.

Grazie per l'attenzione.

sabato 26 aprile 2014

Cosa è il denaro? Capitolo 4

Quando svolgo delle consulenze o delle conferenze sul soggetto, a questo punto (dopo i concetti dell'ultimo articolo sul denaro http://denaroedintorni.blogspot.it/2014/04/cosa-e-il-denaro-capitolo-3.html) alcuni cominciano a sollevare dei dubbi e perplessità.

"Si, vabbè però secondo me non è così. E' troppo semplice. Significherebbe che la soluzione per risolvere tutti i problemi del mondo è alla portata di mano con facilità. Ma non è possibile. Perchè se fosse possibile, lo avrebbero già fatto. Arriva lei che ha capito tutto. Ma scherziamo.... Ci sono fior fiori di economisti, docenti universitari, specialisti che allora cosa ci stanno a fare? Sono forse tutti cretini o stupidi?"

Più o meno questi sono i cavalli di battaglia di chi esprime perplessità.
Negli ultimi anni la percezione dell'individuo medio riguardo al denaro, ai meccanismi perversi della finanza e del sistema bancario è mutata e non di poco. Cresce la consapevolezza che ci sia qualcosa che non funziona.
E la comprensione di come le cose funzionano aumenta. Sul web si trovano molti siti e molti interventi che gettano più chiarezza sulla vicenda.

Ciò che manda nel pallone l'individuo medio è la differente visione del problema fra LUI come singolo individuo e la SOCIETA' come insieme.
E' logico che il problema di cosa sia il denaro in realtà colpisca prima un un sistema che la singola componente. Tra l'altro il singolo individuo, che è subordinato al sistema, spesso ben poco può fare da solo per mutare la sua immediata situazione personale.

Immaginiamoci una piccola azienda a cui le banche abbiamo chiuso i rubinetti dei finanziamenti o della liquidità di cassa. Questa la getta in una situazione assurda in cui ha il lavoro ma non può svolgerlo perchè non può trovare le risorse finanziarie per anticipare i costi. Non un problema economico ma un problema finanziario. Quella piccola azienda non può stamparsi la moneta da sola. L'unica soluzione che le rimane è di creare del denaro chiedendo credito.
Un tempo vi erano le "cambiali" che, lasciando perdere il complesso meccanismo burocratico per emetterle, svolgevano benissimo questo scopo.

Una cambiale è, di base, una promessa di pagamento. Una cambiale svolge le stesse funzioni del denaro: permette che lo scambio di beni e servizi avvenga. La cambiale è denaro autoprodotto dal soggetto. Al punto che può diventare circolante.
I motivi per cui una cambiale è entrata in disuso sono vari. E sono ricondubicili alla poca praticità di come le leggi italiane ne disciplinano l'emissione. 
Ma sono aspetti che possono essere corretti molto in fretta.

Ben diverso è l'atteggiamento di uno stato. Lo stato sovrano è superiore al sistema. Lo stato è una rappresentazione figurata, ovviamente. Lo stato ha il potere di organizzare la moneta.
Osserva l'economia e decide quanto denaro serve per mantenere in ordine gli scambi economici.
La quantità di denaro circolante non deve essere nè poca nè troppa. Tutto qui.
Se manca liquidità nel sistema (come ora) basta immetterne. Se c'è troppa liquidità, troppo denaro nel sistema basta levarlo.
La difficoltà di uno stato come quello italiano adesso è che non è più sovrano riguardo alla sua moneta. Non vi è più sovranità monetaria. Quindi come nazione siamo non più superiori al sistema ma diventiamo inferiori al sistema. Che in questo caso è il sistema Euro della Unione Europea e della Banca Centrale Europea.
La cosa è talmente evidente che anche i politicanti nostrani lo hanno notato:
"Si, il problema è che è stata fatta l'Europa dell'Euro ma non l'Europa delle leggi, dei regolamenti e delle genti europee".

Giustissimo! Ma cosa ci stavate a fare quando è stato deciso? Tutti questi geni dell'economia e della finanza cosa facevano anzichè consigliare?
La realtà è che tutti questi presunti esperti, esperti non lo sono.
Sono dotti e sapienti nel modo in cui le scuole e università li hanno resi dotti e sapienti. 
E le scuole e università ti insegnano ciò che qualcuno vuole che venga imparato.
E che non è necessariamente la verità.
Anzi. E' talmente facile controllare la cultura di un popolo proprio agendo sui centri di trasmissione della conoscenza. Quelli ufficiali, quelli che permettono una poltrona e un alto stipendio... ma solo se dici ciò che deve essere detto.
Se provi a sostenere il contrario, strade sbarrate.

Il denaro è un meccanismo che facilita gli scambi e la produzione. E' cartaceo o elettronico. Non cambia tanto. Quello che cambia è che il denaro non si mangia, non ci porta sulla strada, non ci illumina nè riscalda la casa.
E con il denaro non è possibile, NON DOVREBBE essere possibile fare altro denaro.
Perchè il denaro fatto con il denaro, altro non è che denaro rubato a qualcuno. Anche quando il furto è legalizzato e permesso dalla legge.
Ma di questo parleremo nel prossimo articolo in cui introdurremo il concetto base del matematico Nash della teoria dei giochi che ci porta a capire meglio come pochi guadagnano del denaro rubandolo ai molti. Senza che i molti capiscano come avviene.
Grazie per l'attenzione.

venerdì 25 aprile 2014

Cosa è il denaro? Capitolo 3

Il concetto base espresso nel precedente articolo che ci svela cosa il denaro sia in realtà non è facilmente digeribile.
Inutile far finta di niente.

Fin da piccoli si viene abituati a vedere le cose in un certo modo che abbandonare una forma mentis ovvero un certo approccio alla cosa è difficile, molto difficile.
Non è impossibile ma non è qualcosa che si riesce a fare dall'oggi al domani.

Perchè?
Perchè legato al possesso o meno del denaro è implicato del dolore. Non possedere denaro causa gravi problemi alle potenzialità di sopravvivenza di una persona e di una famiglia. Dietro la mancanza di denaro vi può essere molto dolore. Prima di tipo mentale e successivamente anche di tipo fisico, se il livello si abbassa a quello di mera sussistenza fisica.

Un barbone steso nei pressi di una stazione di una grande città che dorme sotto il cartone è un'immagine completamente attinente.

Molti individui sono pressati dalle esigenze personali e familiari e questo conferisce massa (ovvero peso e consistenza) al denaro.
Così il denaro viene identificato in qualcosa di solido come le banconote.
Mio padre, figlio di una generazione legata ai ritmi di una cultura agricola, non riusciva a riconoscere come denaro la carta di credito o il bancomat. Incredibile. Per lui non era denaro. Era qualcosa di tremendamente alieno.
Figuriamoci cose come Paypal o Bitcoin.
Eppure il principio è lo stesso.

Lo abbiamo anticipato: il motivo principale per cui il denaro viene così agognato e desiderato è che viene considerato SCARSO.
I motivi per cui viene fatto percepire come scarso sono talmente ovvi che suona strano lo si debba anche spiegare.
Ma lo spiegheremo.

Il denaro viene mantenuto scarso perchè questo ne incrementa il valore percepito. Se una cosa è scarsa, essa non potrà essere distribuita a tutti i partecipanti al sistema. E se qualcuno può rimanerne senza, scatta il meccanismo competitivo per cui alcuni cercheranno di arrivare al bene scarso prima degli altri.
Un pò come il gioco delle sedie in cui ci si deve sedere al termine della musica. Ma manca sempre una sedia e qualcuno rimarrà fuori. Quando la musica finisce, si scatena la corsa e la lotta.
Se ci fosse una sedia per tutti i partecipanti, ci sarebbero spintoni, corsa e lotta? No, certo che no. 

Lo stesso accadebbre se il denaro fosse reso meno scarso e in quantità sufficienti per le necessità e il numero di scambi commerciali presenti nel sistema. Utopia? No. Ci hanno talmente insegnato che il denaro è UNA COSA, che facciamo fatica a  pensare che non possa altro che essere scarso.

Ma la scarsità non è mai del denaro. Il denaro può essere prodotto in quantità illimitate visto che è un simbolo o un'idea.
Magari ciò che può essere scarso è ciò che il denaro simboleggia o rappresenta. Energia, materie prime, cibo, petrolio, grano, case, campi, auto, oro, etc. etc. etc.
Capite il senso?
La scarsità è delle cose! Non del denaro!
Invece rendono scarso il denaro. Assurdo!
 
Esempio: Se io produco mele e le metto sul mercato, perchè le persone non hanno il denaro per comprarle? I motivi sono 2. Se non lavorano e non producono è logico che non abbiano denaro, visto che questo rappresenta ciò che hanno guadagnato da loro lavoro. Ma se lavorano, come possono essere "senza soldi"?
Da questa domanda ne nascono le risposte che scardinano il sistema. Un sistema costruito attorno alla scarsità di denaro.

In TV dicono che la stretta finanziaria (austerity la chiamano) è fatta per impedire spinte inflazionistiche. E così cominciano a parlare di questo mostro a 7 teste chiamato inflazione.
Di cui tutti sentono parlare ma che ben pochi hanno capito che faccia abbia e quali problemi porti.
Così le persone muoiono di fame o si suicidano per non avere l'inflazione.

Vuol dire che l'inflazione è peggio di un uomo che muore?
Per qualche burocrate evidentemente si.
Ma sarà un concetto fondato? Lo vedremo in un prossimo articolo.
Grazie per l'attezione.

martedì 22 aprile 2014

Sofferenze bancarie..... Ma le banche sono vittime?

Che il sottoscritto e questo blog abbiamo una posizione critica netta di grande dissenso nei confronti del sistema "banche" è penso chiaro e risaputo.
I motivi forse non sono mai stati espressi con dovizia di particolari.
Per colmare questo vuoto, mi sembra giusto quindi esemplificare questa mia posizione "critica" con un esempio lampante.

I motivi che mi inducono a non essere un simpatizzante delle banche sono vari e pescano le loro origini proprio nella nascita del concetto base di cosa il denaro sia e quale funzione ricopra (debba ricoprire) in una moderna società economica.
Che le banche debbano parimenti ricoprire una precisa e certa funzione è un concetto ugualmente banale e scontato. Che non lo ricoprano è sotto gli occhi di chiunque voglia osservare con pragmaticità la scena esistente.

Ma senza entrare nei massimi sistemi, vediamo un pò quanto queste banche sono delle innocenti e povere vittime.

La prima bugia da smontare è che le banche siano in difficoltà perchè coloro ai quali sono stati prestati dei soldi non li stanno restituendo.
Questa è UNA GRANDE BUGIA.

Il tutto nasce dall'immaginare una banca (istituto finanziario) come uguale ad una singola persona.
Io, Mario Rossi, che ho 10.000 euro sul conto corrente, se presto 5.000 euro a Paolo Bianchi, rimango solo con metà dei miei averi. Se il signor Bianchi non ottempera al suo impegno di restituzione, il signor Rossi si trova nei guai. Perchè? Perchè Rossi che non ha alcun potere di creare denaro fittizio (denaro che non ha un controvalore in termini reali di qualche genere: oro, argento, pietre preziose, prodotti della terra, minerali, materie prime, immobili, terreni, prodotti industriali, servizi, etc.) presta a Bianchi denaro che egli realmente possiede.
E ciò che presta a Bianchi lo sta, di fatto, levando alla propria disponibilità.

Per un istituto finanziario cioè per una qualsiasi banca, non funziona così.
Una banca non presta i soldi che ha nella cassaforte. Ovvero i soldi che ha raccolto con i depositi o che ha da parte come capitale sociale.
Questa è un'idea semplicistica e totalmente sbagliata.
Una banca presta soldi sulla base dei soldi che ha nei suoi bilanci.
Se una banca ha, ipoteticamente, registrato depositi per 100.000.000 euro ciò non equivale al fatto che essa abbia 100.000.000 euro in banconote nelle proprie cassaforti.
Se, per semplificare, prendessimo una qualsiasi agenzia bancaria di città e sommassimo gli attivi dei loro clienti in quella sola agenzia otterremmo una cifra importante. Una cifra a 6/7/8 zeri almeno.

Bene..... Secondo voi, quanti soldi avranno mai depositati nella loro cassaforte? Se ci teniamo larghi non pià di 50/60 mila euro.
Cioè in una agenzia di una qualsiasi banca la quantità di denaro sotto forma di banconote è minimo. E questo sia per motivi di sicurezza (ovvio!) ma anche e soprattutto perchè così funziona il sistema bancario.
Cioè tutti gli altri soldi dei correntisti non sono nè nelle casseforti dell'agenzia ma neanche da qualsiasi altra parte. Non sono in una sede centrale. Non esistono.
Se sommiamo tutti i saldi dei conti correnti di una qualsiasi banca avremmo cifre spaventose. La banca non ha quei soldi sotto forma di banconote.
Perchè?

Perchè fanno fede le scritture contabili.
Tu correntista sai di avere 10.000 euro sul tuo conto corrente perchè un pezzo di carta o una schermata di un computer (adesso anche dello smartphone) ti dicono così.
Ma se domani andassi nella tua filiale e chiedessi tutti i tuoi 10.000 euro insieme (1) non te li darebbero senza preavviso, (2) non te li darebbero anche con il preavviso. E se non ci credi prova.
Se il tuo saldo di conto corrente è ampio, prova a chiedere tutti i soldi insieme.
Ti diranno stupidaggini come "Lei signor X, non può prelevare più di 1.000 euro in base alle ultime normative che limitano l'uso del contante, bla - bla - bla......"

Stupidaggini perchè la norma parla di impossibilità di effettuare transazioni in contanti per cifre superioriori ai 999,99 euro. Transazioni, quindi. Il prelievo del proprio denaro dal proprio conto corrente non è una transazione.
Ma a parte questi dettagli, la banca non ti può dare quando vuoi il tuo saldo perchè NON ha quei soldi. Se li deve procurare.
In genere le banche hanno anche il vizietto di prestare molti più soldi di quanti sono i depositi a loro disposizione.
Se hanno raccolto 1 milione di euro è possibile che ne prestino 2 o 3. O forse 5. Non è importante quanto grande sia questa proporzione. Per legge può oscillare fino ad un fattore 20 (riserva frazionaria al 5%). In qualche nazione la hanno corretta e portata ad un fattore minore aumentando il valore della riserva frazionaria. Ma non è questo il punto.
Il punto è che la banca, ipotizzando che i propri correntisti non ritireranno MAI tutti i loro soldi insieme e nello stesso momento, presta sempre più soldi di quelli che ha.
E i soldi in più, da dove vengono?
Li crea. Dal niente. Tutto qui.
E' un pò come un individuo quando stacca un assegno. Sull'assegno vuoto uno ci può mettere l'importo che vuole. E pagarci quello che vuole. L'unico problema per chi emette un assegno senza la dovuta copertura è il fattore tempo. Tempo troppo breve fra quando l'assegno viene emesso e quando esso viene incassato. Così senza copertura il gioco finisce subito.
Ma una banca emette a assegni a vuoto, sapendo bene che il tempo che ha a disposizione per coprirli è ben maggiore.
Spesso infinito. Nel peggiore dei casi interviene lo stato che con opportuni prestiti, aiuta la povera banca a ripianare le sue perdite.

Così il dito viene puntato sul cittadino o piccola azienda che non rimborsa i 10 mila o i 50.000 euro ricevuti in prestito. Oppure sul cittadino che non rende i 150 mila euro di mutuo per l'acquisto della casa.
Basta solo osservare questo dato e si comprende quando ingiusto sia questo colpevolizzare chi non ottempera ai suoi impegni per quanto sia indiscutibile che i propri impegni vanno onorati.

Il solo dato che lo 0,5% dei clienti delle banche ha ottenuto il 56% del credito erogato dalle banche stesse nell'ultimo anno ci da una proporzione della situazione.
In pratica una minoranza di clienti crea le voragini nei conti delle banche.
Diventando ancora più precisi 17.500 clienti hanno ricevuto 720 miliardi di euro di prestiti/fidi/mutui mentre 3,5 milioni di clienti si sono invece spartiti il resto e cioè gli altri 570 miliardi di euro prestati dalle banche.
Interessante o no?
Se poi si va a leggere chi sono questi pochi clienti a cui le banche danno un sacco di soldi, troveremo i soliti noti. Coloro che sono pluriindebitati ma vivono da nababbi.

Perchè se devi 1000 euro a qualcuno sei un poveraccio e hai un problema.
Se devi 1.000.000 di euro a qualcuno sei ricco e qualcun altro ha un problema.

Grazie per l'attenzione.

lunedì 7 aprile 2014

Cosa è il denaro? Capitolo 02


Dopo il precedente post (http://denaroedintorni.blogspot.it/2014/03/facciamo-un-passo-indietro-cosa-e-il.html) in cui abbiamo introdotto l'argomento, entriamo adesso nel vivo della faccenda.


Cominciamo subito a definire la prima e più importante parola di tutto l'argomento. Ovvero proprio il denaro, chiamati anche soldi.

Quindi cosa è il DENARO o allo stesso modo cosa sono i SOLDI?

Il denaro è solamente un'idea.
Il denaro è solamente un accordo.
Il denaro è solamente un meccanismo inventato dall'uomo per rappresentare qualcosa che esiste o che è stato prodotto.

E' tutto molto semplice. Talmente semplice che occorre impegnarsi in modo incredibile per rendere tutta la materia complessa ed incomprensibile.
Perchè?
Perchè se TU non capisci il denaro, non capisci l'economia, il lavoro, l'imprenditorialità, lo scambio, la ricchezza, le tasse, le vendite e tutto ciò che ne consegue.
E se non capisci sei una marionetta.
Nelle mani di chi? Domanda banale - risposta banale. Nelle mani di chi ha vantaggio che la maggior parte di noi non capisca niente di denaro. L'elenco è ampio. Ma conduce velocemente in cima alla piramide di chi controlla paesi e governi. Ovvero ristrette lobby finanziarie che in pratica controllano anche la maggior parte delle multinazionali mondiali e quindi, di fatto, l'intera economia.
E quindi, di fatto, l'intero pianeta.

Perchè se un gruppo di interesse ha il potere di influenzare l'economia, al giorno d'oggi, sarà DI FATTO, più potente di una nazione o di intere nazioni.
Soprattutto se si possono controllare le idee e le reazioni dei cittadini.

E quale miglior modo se non tenerli nell'ignoranza sull'argomento più importante? Cioè il denaro!

Il denaro non è l'argomento più importante se non perchè si occupa della sopravvivenza. Sicuramente arte, filosofia, amore, amicizia, valori, etica, spiritualità e via dicendo sono ambiti e argomenti più elevati e IMPORTANTI.
Ma l'uomo vive di cibo, di un riparo, di vestiti e di beni e strumenti primari per la sua sopravvivenza.
L'uomo sopravvive con queste cose e non certo con il niente.
E queste cose sono l'economia.
L'economia non è la "borsa", non è lo "spread", non sono gli "indici" o i bilanci, i numeri, etc.....
L'economia sono cibo coltivato o allevato e macellato, è risorse energetiche trovate e messe a disposizione, è case costruite, è macchinari che funzionano, è il servizio del parrucchiere, è il lavoro del falegname, di un dentista e via discorrendo.
E' cose concrete. E per concrete intendiamo tutto ciò che sia il frutto di un lavoro che porti ad un bene o un servizio reale.
La creazione di un sito web è un servizio reale.
La consulenza tramite mail o skype è un servizio reale. Speriamo di non essere fraintesi.
Se paghiamo qualcuno perchè investa i nostri soldi, quello è un servizio reale. L'investimento dei nostri soldi in borsa NO! Nei prossimi capitoli vedremo perchè.....

Il denaro è quindi solo un concetto mentale creato dall'uomo per sostituire il baratto. E' un meccanismo. Basato su accordi. Se quegli accordi vengono meno, il denaro non esiste.

La prova? Precipita su un'isola deserta con una valigia piena di milioni di euro in banconote da 100.
Se là non c'è nessun negozio, con tutti quei milioni, forse, ti puoi accendere il fuoco.
Non valgono da soli. NON VALGONO NIENTE se non come carta.
Perchè? Perchè non c'è nessuno che gli dia valore.
Il denaro ha valore perchè qualcun altro gli da valore. Ecco il succo dell'accordo.

Quando vieni pagato in denaro, sei tranquillo perchè sai che quella banconota o numeretto dentro ad un computer sul tuo conto corrente verrà accettato da chiunque per procurarti quello che ti serve.
Ma se vieni pagato in "buoni fruttiferi della nazione lunare" che NESSUNO CONOSCE, con quei buoni non ci farai niente.

Quindi prima ti liberi dell'idea che il denaro è una cosa che si può possedere e trovare da qualche parte, che è scarso perchè ce ne è poco e altre stupidaggini del genere e prima potrai capire cosa il denaro sia. E come lo si può generare.

Grazie per l'attenzione.

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